IV Festival della Cultura Creativa

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Il Festival della Cultura Creativa è stato ideato dall’Associazione Bancaria Italiana con l’intento di avvicinare i bambini e i ragazzi alla cultura stimolandone l’aspetto creativo.

Gli eventi legati al Festival sono presenti su tutto il territorio nazionale, ovunque vi sia una banca che collabora al progetto.

Le azioni creative durano una settimana e riguardano laboratori e altre attività culturali (concerti, visite a musei, riflessioni, e molto altro) in base al tema generale scelto ogni anno, che ogni banca (in collaborazione con scuole, associazioni e strutture locali) interpreterà secondo le specificità proprie e del territorio in cui opera. Per questa sua natura di territorialità, il Festival si caratterizza dunque per la molteplicità e la diversificazione delle esperienze e degli approcci, in un’ottica collettiva di ricerca, scambio e condivisione.

Il tema generale della IV Edizione, che si svolgerà dal 3 al 9 aprile 2017, è “Il buon viaggio – muoversi e crescere tra i sentieri dell’arte, della scienza e della creatività”. Più che la meta del viaggio, al centro della riflessione ci sarà il percorso fatto per raggiungere la meta. Un percorso fisico, mentale, concreto, fantastico, in solitario o in compagnia.

L’elenco delle città, degli artisti, dei libri, e delle banche legati al progetto è consultabile sul sito web ufficiale della manifestazione.

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Giordano del Faro di Janna Carioli – illustrazioni Marina Marcolin

Janna Carioli

E’ un bell’albo illustrato uscito dalla Lapis solo 2 anni fa, ma conserva intatto il profumo del mare e sfogliandolo ascolti ancora i suoni e i colori. L’autrice è Janna Carioli, una vita a scrivere testi per adulti e per bambini poi.

È una affermata autrice di programmi televisivi per adulti e per ragazzi, attualmente de “La Melevisione” in onda ogni giorno su Rai Tre.

Per la mia generazione però Janna Carioli è “Reggio la rabbia esplode” del 1971 e di qualche anno fa una raccolta di poesie “I sentimenti dei bambini”.

Questo albo ci racconta di un bambino, Giordano, che vive in un faro, e un giorno lancia un messaggio in bottiglia per sapere chi c’è dall’altra parte delle onde. Gli risponde, con lo stesso sistema, Paloma, ragazzina di un altro Paese (la Spagna) con cui Giordano inizia una lenta corrispondenza marina, grazie alla quale potrà imparare una nuova lingua, finché sarà abbastanza grande per viaggiare e andare a conoscere Paloma di persona.
Storia sincera e delicata dai mille messaggi, che il lettore dovrà cogliere proprio come se fossero racchiusi in bottiglie galleggianti tra le onde…

In questi giorni è riaffiorato nella mia mente, struggente, questo albo, ed allora ho contattato Janna e le ho fatto alcune domande:

1) Giordano del Faro è una grande metafora sull’amicizia, sull’incontro tra culture diverse, unite dal mare. Quanto sono importanti queste tre cose per te ?

Sono fondamentali. Io ho viaggiato moltissimo, non per turismo ma per scambi culturali legati alla musica e questo mi ha portato a conoscere persone nei quattro angoli della terra, a sentire vicine le vicende del loro paese, amica la loro cultura, gradevole il loro cibo. La cosa abbastanza straordinaria è che Giordano esiste davvero. Era un bambino che viveva in un faro e davvero spediva messaggi in bottiglia, ai quali una volta ha avuto risposta! La realtà e la fantasia, dunque a volte non sono tanto lontane.

2) il mare evoca sempre il viaggio, la scoperta etc, in un mondo come il nostro c’è ancora spazio per questi sentimenti ?

In un’epoca in cui le distanze sembrano annullate da internet, dai telefonini, dalla televisione, direi che il mare è l’unico elemento che ancora trasmette un senso di infinito, di sconosciuto e il desiderio di attraversamento e di scoperta.

3) quanto è importante la conoscenza delle storie per la crescita dei nostri bambini ?

Non importa essere scrittori. Basta essere “genitori” in senso lato: persone che amano leggere storie ai bambini, che amano raccontare… ma che sanno anche ascoltare.

4) le illustrazioni di Marina Marcolin hanno avuto alcuni premi, quanto sono importanti le immagini per raccontare una storia? e le illustrazioni accompagnano le storie fino a che età?

In un albo illustrato le illustrazioni sono fondamentali. Non esiste albo illustrato senza belle immagini. Per esperienza so che non c’è un’età in cui si smette di apprezzarle. Se sono belle piacciono a tutti! Gli albi illustrati sono un ottimo veicolo per avvicinare anche gli adulti a una forma d’arte come l’illustrazione.

5) abbiamo ancora bisogno di sogni ?

Continuare a sognare è fisiologico!! Per fortuna la mente ha una vita sua, che spesso ha un’età anagrafica diversa dal corpo.

6) quando si scrive una storia si pensa più a chi legge o a chi scrive?

Non so gli altri. Io quando scrivo ho semplicemente voglia di raccontare. In genere i miei interlocutori sono i bambini e quando scrivo ho in mente loro.

Ringrazio ancora Janna per la disponibilità e la sincerità.

Invitiamo tutte le mamme a leggere questa bellissima storia, a cui l’autrice è legatissima ed anche noi. E a ricordare a tutti voi che ci sono autori affermati e bravi come Janna Carioli.

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(blogger lino-526)

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