‘Ho mal di scuola’ di Anna Di Lauro – Armando Editore

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E’ con molto piacere che recensiamo un libro uscito da alcune settimane in libreria ma che ha già suscitato molto interesse nel mondo web ma anche nelle librerie dove è stato presentato. Si tratta di un libro, scritto da Anna Di Lauro, madre di un bambino speciale, G., il vero supereroe delle nostre battaglie: affascinante ed incompreso figlio che, stanco di essere se stesso, voleva essere Max.

Quello tra bambino e scuola può essere davvero un rapporto difficile. Questo libro è scritto dalla mamma di un bambino etichettato come pigro, ribelle, distratto, poco sveglio. In realtà è un bambino come tanti altri presenti in tante classi, che la scuola non sempre è preparata a riconoscere e a capire, perchè la mente di questi bimbi funziona e pensa per immagini, all’interno di un sistema d’istruzione basato sulle parole.

Questa storia è narrata da una persona che, vivendo accanto ad uno di questi bambini, ne ha condiviso per anni sofferenze, umiliazioni e successi : la sua mamma.

“Andava lentissimo, perdeva il segno, ripeteva più volte la stessa parola come se non l’avesse capita, alcune non riusciva proprio a leggerle. Se la consegna era di leggere cinque volte in un pomeriggio intero, tra pause e fughe, riusciva a stento a leggerla intera. L’impegno richiesto a scuola aumentava e di pari passo aumentava il suo malessere: a fine anno eravamo entrambi stanchissimi. Per fargli fare i compiti dovevo prima rincorrerlo e prenderlo, armarmi di pazienza per riuscire a farlo stare seduto. Vincere le sue resistenze, sempre più forti, controllarlo e richiamarlo in continuazione perché si distraeva, giocherellava con qualche oggetto o guardava fuori dalla finestra.

Costretto a stare attento iniziava a dondolarsi avanti indietro oppure si metteva a battere sul tavolo. Dopo due minuti gli scappava la pipì, gli veniva fame, sete e gli riscappava la pipì. Per non parlare dei “mi è caduta la gomma” “non trovo la matita”… e via di seguito a rotazione con la pipì, “ho caldo”, “ho sete”, “sono stanco”… Spesso prima dei compiti finiva la mia pazienza.”

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Solo una mamma come Anna poteva accollarsi il sacrificio di stare con lui tutti i pomeriggi, di sorreggerlo durante le cadute, i momenti di difficoltà che normalmente ci sono ed ad amarlo come solo una mamma è capace.

Bel libro che tutti i genitori e molti insegnanti dovrebbero leggere, testimonianza di una battaglia di civiltà e di diritti, perchè ai bambini dislessici siano riconosciute le loro doti e siano aperte tutte le porte della conoscenza.

(blogger lino-526)

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Il Brutto Anatroccolo di H.C. Andersen

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Tutti conosciamo le favole di Andersen, ma pochi sanno della sua vita. Nacque in una famiglia povera con il padre calzolaio e la madre alcolizzata, un ambiente privo di agi ma ricco di stimoli per la sua fervida fantasia. Quando ebbe l’occasione di fruire di un aiuto economico per gli studi non si rivelò uno studente modello, le sue difficoltà erano dovute a un problema di dislessia; tutto questo aumentò introversione e timidezza, tipiche caratteristiche della sua personalità, che non gli consentirono mai di essere contraccambiato in amore.

Con la fantasia Andersen ha trasformato e arricchito la sua vita e quella dei tanti lettori che lo hanno apprezzato nel tempo; dalla sua immaginazione sono nati personaggi indimenticabili che hanno fatto sognare tanti bambini. Raggiunto il successo e il riconoscimento, Andersen continuò ad avere una vita personale poco gratificante soprattutto sul versante affettivo perché non riuscì mai a trovare la compagna della vita. Nella trama si alternano i momenti della sua vita con quella dei personaggi fantastici da lui inventati. La solitudine interiore sembra dare corpo a tante storie, dalla Sirenetta alla Piccola Fiammiferaia, dal Soldatino di piombo alla Regina delle nevi. La favola del Brutto Anatroccolo appare come un desiderio di trasformazione e di purificazione, la necessità di trovare anche per i “diversi” riconoscimento e accettazione, il riscatto dalle umili origini.

La storia de “Il brutto anatroccolo” scritta da H. Christian Andersen nel 1843, è una fiaba classica che ha accompagnato, e accompagna ancora, l’infanzia di milioni di bambini. E’ la storia di un anatroccolo diverso dai suoi fratellini che proprio perché diverso viene considerato “brutto”, fino poi a scoprire che dietro le apparenze si nasconde una meravigliosa sorpresa.

La fiaba, è ancora attuale e piena di significati, ed invita i giovani lettori (e forse anche i meno giovani) a riflettere sull’eccessivo credito che si dà spesso alle apparenze, sulla necessità di accettare le diversità proprie e altrui, sull’importanza di guardare al di là della facciata.

(blogger lino-526)

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Dislessia, a che punto siamo?

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SI SVOLGERA’ SABATO 28 APRILE IL CONVEGNO SULLA DISLESSIA, ORGANIZZATO DALLA SCUOLA PIER LOMBARDO, IN COLLABORAZIONE CON AID NOVARA, L’ASSOCIAZIONE PAGINE E COLORI E CON IL CONTRIBUTO DEL COMITATO GENITORI DELLA PIER LOMBARDO.

DOPO L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE N. 170 DELL’OTTOBRE 2010, CHE HA APERTO NUOVI ORIZZONTI PER I BAMBINI DISLESSICI E LE LORO FAMIGLIE, E’ IMPORTANTE FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE.

RELATORI SARANNO LINO DE ROSA PER L’ASSOCIAZIONE PAGINE E COLORI, IL PROF. CRISTIANO TERMINE, NEUROPSICHIATRA INFANTILE, ANTONELLA CUSTER, LOGOPEDISTA, E PER L’AID NOVARA LA DOTT.SSA CHIARINOTTI.

IL CONVEGNO E’ PATROCINATO DAL COMUNE, LA PROVINCIA ED IL MIUR.

SPERIAMO IN UN’ ALTA PRTECIPAZIONE DI FAMIGLIE, INSEGNANTI, ESPERTI E PSICOLOGI.

(blogger lino-526)

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Convegno: Dislessia, a che punto siamo?

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “PIER LOMBARDO”

in collaborazione con:

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e con il contributo di:
COMITATO GENITORI “PIER LOMBARDO” ONLUS

invitano insegnanti, genitori e studenti al Convegno
DISLESSIA, A CHE PUNTO SIAMO?

SABATO 28 APRILE 2012
PRESSO L’AULA MAGNA DELL’ ITIS FAUSER DI NOVARA,
VIA RICCI 14

Programma:

 9.00:  Saluto delle Autorità
 9.10:  Presentazione del convegno
          Prof. Roberto Ferro, Dirigente Scolastico Pier Lombardo-Novara
 9.20:  Inizio lavori
          per l’Associazione Pagine e Colori:
Lino De Rosa, genitore di un’alunna dislessica

 9.45:  Legge 170: quali certezze e quali aspettative per il futuro
          Prof. Cristiano Termine, neuropsichiatra infantile
10.30:  PDP: uno strumento indispensabile per lo studente
          Dott. Antonella Custer, logopedista
11.15:  AID: ruolo dell’associazione
          Dott. Donatella Chiarinotti, medico, presidente AID sez. Novara
12.00:  Dibattito
12.30:  Conclusione


con il Patrocinio di:

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