Natale 2019: libri sotto l’Albero

Cari amici, non ci siamo dimenticati di voi. Cogliamo l’occasione di queste festività natalizie per porgervi i nostri migliori auguri e per consigliarvi un paio di libri per i vostri ragazzi. Anziché scegliere due classici, questa volta la preferenza è caduta su due libri “alternativi”, per festeggiare il Natale in maniera originale e diversa dal consueto. Sono alternativi ma ricchi di contenuti tanto per i ragazzi quanto per gli adulti. Ne abbiamo scelto uno con contenuti più legati alla tradizione laica, ed uno con contenuti maggiormente legati alla tradizione religiosa.

tolkienLettere di Babbo Natale – J.R.R. Tolkien
Il 25 dicembre 1920, lo scrittore e filologo britannico John Ronald Reuel Tolkien cominciò a inviare ai propri figli alcune lettere firmate da Babbo Natale. Confezionate in buste bianche come la neve, decorate da disegni e affrancate con francobolli delle Poste Polari, le lettere contenevano racconti illustrati e poesie, che continuarono ad arrivare a casa Tolkien per oltre trent’anni portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori. Una selezione di queste lettere costituiscono questa fiaba scritta a puntate, ricca di fantasia e di ironia. Il Natale narrato attraverso i messaggi epistolari di Babbo.

foremanIl gatto nella mangiatoia (il mistero della Natività visto dagli occhi di un gatto) – Michael Foreman
Lo scrittore e illustratore britannico Michael Foreman racconta che in una terra lontana, tanto tempo fa, un gatto viveva in una stalla in compagnia di buoi, capre, galline e topi. Poi, una notte d’inverno, la porta si spalancò ed entrarono un uomo e una donna su un asinello, per cercare riparo dal freddo. Avvenne un miracolo e arrivò Gesù Bambino, del quale il gatto divenne il migliore amico. Una riscrittura piena di poesia della più grande storia di tutti i tempi.

L’Associazione Pagine e Colori vi augura un Natale e un Nuovo Anno ricchi di gioia, pace e serenità, e… non dimenticate i libri sotto l’Albero!

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La vera storia di Babbo Natale

E’ luogo comune pensare che la figura di Babbo Natale sia di origine essenzialmente laica. Non è così, o, perlomeno, è così soltanto in parte.

Le vere origini di Babbo Natale sono in realtà cristiane. Il suo culto sembra derivare infatti da quello di San Nicola, vissuto tra l’anno 270 circa e il 343, vescovo di Myra, antica città dell’odierna Turchia. Venerato dalla Chiesa cristiana, San Nicola è ritenuto un Santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini. In varie località italiane ed europee la tradizione prevede che durante il periodo pre-natalizio i bambini gli scrivano una letterina comunicando i loro buoni propositi, che una volta letta verrà sostituita dal Santo con pane benedetto, dolciumi e doni per i bambini benemeriti, oppure da carbone.

Sono molte le varianti della leggenda legata a San Nicola, e il percorso che ha portato la figura di questo Santo a trasformarsi in quella di Babbo Natale si è definito nell’arco di quindici secoli.
Un esempio in questo senso è costituito dalla festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo). Secondo molti linguisti è stata infatti la denominazione Sinterklaas, insieme al nome anglosassone Saint Nicholas, a dare poi origine al nome e al mito di Santa Claus, nelle sue diverse varianti.

Con l’arrivo in America dei primi coloni europei la figura del Santo subì una metamorfosi
alla cui diffusione contribuirono in modo rilevante diversi scrittori e illustratori americani.
A partire dalla seconda metà del 1800 l’originario San Nicola cominciò a somigliare sempre più al Santa Claus moderno. Vennero creati da questo momento sempre maggiori dettagli del personaggio, come la casa al Polo Nord, la slitta trainata dalle renne, gli elfi aiutanti, certamente ispirati dal poema “A Visit from Saint Nicholas” (Una visita di San Nicola) scritto agli inizio del 1800 dal newyorkese Clement Clarke Moore.

A mio giudizio l’errore è stato, se vogliamo, proprio di noi italiani, nel trasformare in tempi più moderni il nome di Santa Claus in “Babbo Natale”, in un goffo tentativo di traduzione: avremmo potuto continuare a mantenere una qualche affinità con il nome originario del Santo, ma così non è stato, perdendo così di vista le origini.

Ed è così che oggi Babbo Natale si contende con Gesù Bambino il compito di portare a Natale i doni ai bimbi di tutto il mondo. In ogni caso l’importante è essere buoni: è solo così che il Bambinello oppure il Santo esaudiranno i desideri dei nostri piccoli.

Ed è con questa storia natalizia che l’Associazione Culturale Pagine e Colori desidera augurare un Buon Natale di Pace e Serenità a tutti quanti voi!

(alcune raffigurazioni di San Nicola che porta doni ai bambini)san_nicola

(articolo di: mgdosio)

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