Roald Dahl sui francobolli britannici

Roald Dahl stamps

“Non ho niente da insegnare. Voglio soltanto divertire. Ma divertendosi con le mie storie i bimbi imparano la cosa più importante: il gusto della lettura.”  (Roald Dahl)

Chi non conosce storie come La fabbrica di cioccolato, I Gemlins, oppure la mitica Matilda, rese celebri tra l’altro anche dalla cinematografia contemporanea? Sono state scritte tutte da Roald Dahl (1916-1990), scrittore britannico noto soprattutto come autore per l’infanzia, la cui produzione letteraria conta centinaia di titoli molti dei quali dedicati ai bambini di ogni età.

Molto amato in nord Europa, forse un po’ meno noto come nome in Italia, è un autore tutto da scoprire, per la spiccata fantasia e lo stile molto personale. I suoi libri, diventati best seller in patria, sono fruibili ed interpretabili su più livelli anche dagli adulti.

Le poste britanniche, Royal Mail, quest’anno hanno voluto omaggiare lo scrittore con l’emissione di una serie di francobolli a lui dedicata. I titoli citati sulle cartevalori sono:

The Twits (Gli Sporcelli, 1980),

The Witches (Le streghe, 1983),

Fantastic Mr Fox (Furbo il signor Volpe, 1970),

Charlie and the chocolate factory (La fabbrica di cioccolato, 2004),

James and the Giant Peach (James e la pesca gigante, 1961),

Matilda (1988).

Le vignette dei francobolli riproducono le divertenti illustrazioni dei rispettivi libri citati, opere del disegnatore inglese Quentin Blake, vincitore nel 2002 del premio “Hans Christian Andersen” per il suo contributo alla letteratura per l’infanzia, che ha raggiunto il proprio successo internazionale proprio grazie ai disegni realizzati efficacemente per le storie di Roald Dahl.

Per gli approfondimenti:

Il Mondo di Roald Dahl  (Sito Ufficiale – in inglese)
The Roald Dahl Museum and Story Center  (in inglese)

I titoli citati sono editi in Italia da Adriano Salani Editore.

(articolo di: mgdosio)

Roald Dahl sui francobolli britanniciultima modifica: 2012-04-04T18:42:00+02:00da pagineecolori
Reposta per primo quest’articolo
Share