La vera storia di Babbo Natale

E’ luogo comune pensare che la figura di Babbo Natale sia di origine essenzialmente laica. Non è così, o, perlomeno, è così soltanto in parte.

Le vere origini di Babbo Natale sono in realtà cristiane. Il suo culto sembra derivare infatti da quello di San Nicola, vissuto tra l’anno 270 circa e il 343, vescovo di Myra, antica città dell’odierna Turchia. Venerato dalla Chiesa cristiana, San Nicola è ritenuto un Santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini. In varie località italiane ed europee la tradizione prevede che durante il periodo pre-natalizio i bambini gli scrivano una letterina comunicando i loro buoni propositi, che una volta letta verrà sostituita dal Santo con pane benedetto, dolciumi e doni per i bambini benemeriti, oppure da carbone.

Sono molte le varianti della leggenda legata a San Nicola, e il percorso che ha portato la figura di questo Santo a trasformarsi in quella di Babbo Natale si è definito nell’arco di quindici secoli.
Un esempio in questo senso è costituito dalla festa olandese di Sinterklaas (il compleanno del Santo). Secondo molti linguisti è stata infatti la denominazione Sinterklaas, insieme al nome anglosassone Saint Nicholas, a dare poi origine al nome e al mito di Santa Claus, nelle sue diverse varianti.

Con l’arrivo in America dei primi coloni europei la figura del Santo subì una metamorfosi
alla cui diffusione contribuirono in modo rilevante diversi scrittori e illustratori americani.
A partire dalla seconda metà del 1800 l’originario San Nicola cominciò a somigliare sempre più al Santa Claus moderno. Vennero creati da questo momento sempre maggiori dettagli del personaggio, come la casa al Polo Nord, la slitta trainata dalle renne, gli elfi aiutanti, certamente ispirati dal poema “A Visit from Saint Nicholas” (Una visita di San Nicola) scritto agli inizio del 1800 dal newyorkese Clement Clarke Moore.

A mio giudizio l’errore è stato, se vogliamo, proprio di noi italiani, nel trasformare in tempi più moderni il nome di Santa Claus in “Babbo Natale”, in un goffo tentativo di traduzione: avremmo potuto continuare a mantenere una qualche affinità con il nome originario del Santo, ma così non è stato, perdendo così di vista le origini.

Ed è così che oggi Babbo Natale si contende con Gesù Bambino il compito di portare a Natale i doni ai bimbi di tutto il mondo. In ogni caso l’importante è essere buoni: è solo così che il Bambinello oppure il Santo esaudiranno i desideri dei nostri piccoli.

Ed è con questa storia natalizia che l’Associazione Culturale Pagine e Colori desidera augurare un Buon Natale di Pace e Serenità a tutti quanti voi!

(alcune raffigurazioni di San Nicola che porta doni ai bambini)san_nicola

(articolo di: mgdosio)

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L’anima viva del burattino senza fili

Chi non conosce la storia di Pinocchio, il burattino di legno al quale Collodi, il suo autore, dopo varie avventure che conducono il personaggio a comprendere il valore della vita, dona sul finale la dignità di diventare essere umano?
A questo classico della letteratura per l’infanzia, la Biblioteca Sormani di Milano dedica una mostra inaugurata venerdì 16 ottobre 2015, dopo quasi 140 anni di distanza dalla prima pubblicazione del romanzo su una rivista, organizzando un percorso costituito da rare edizioni del libro, oggettistica, marionette e illustrazioni, dalle più antiche alle più moderne, e con la ricostruzione di un allestimento scenografico che riproduce alcuni ambienti del romanzo. Non mancano le citazioni a Walt Disney.

Biblioteca Sormani

pinocchio

La mostra intitolata “Infinito Pinocchio – Nel legno l’anima viva del burattino senza fili” rimarrà aperta al pubblico fino al 30 dicembre 2015, per la gioia di grandi e piccini. Si vuole fare riscoprire e rivivere l’anima di un personaggio che racchiude in sé significati profondi, portavoce di valori universali quali l’amicizia, la lealtà, l’amore genitoriale, oltre a stimolare la fantasia infantile.annullo_pinocchio

La biblioteca si trova all’interno di Palazzo Sormani, con entrata in Via Francesco Sforza 7 a Milano. L’ingresso è gratuito, dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 17, il sabato dalle ore 9 alle 12.30.

Non mancano le cartoline e il relativo annullo celebrativo realizzato da Poste Italiane. Al libro e al personaggio di Collodi sono stati dedicati nel tempo diversi francobolli italiani, tra cui nel 2010 un francobollo facente parte della serie “Europa – Libri per l’infanzia”.

(articolo di: mgdosio)

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La Quaglia e il Sasso

LA QUAGLIA E IL SASSO1.png

Una quaglia, già di una certa età, che non aveva mai potuto covare neanche un uovo, un giorno, al termine di una passeggiata, si imbatte in uno strano sasso, caduto lì per caso da chissà quale ghiacciaio. Scatta qualcosa dentro di lei, un’emozione mai provata prima, che fa in modo che la piccola quaglia si sieda su quel sasso e incominci a covarlo.

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Tempo dopo, finita la cova, il sasso-uovo si schiuderà, rivelando un piccolo di T-Rex, che la quaglia terrà sempre con sè come un figlio, il figlio mai avuto prima.

Perché quando si apre l’uovo cambia tutto ed é solo amore.

Una tenerissima storia sull’adozione, vista attraverso la metafora della quaglia che cova il “sasso”, che racconta ai bambini la gioia di essere mamma comunque, anche quando il figlioletto rientra in canoni completamente diversi da quelli considerati usuali.

(articolo di: nicoletta)

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Sotto lo stesso cielo – Carthusia Edizioni

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Storie di donne, uomini, stelle, pianeti e lune, Sotto lo stesso cielo è una ballata che racconta di un viaggio per mare alla ricerca di una terra nuova e di una vita migliore. Il viaggio comincia al tramonto, assiste al calar del Sole, poi continua di notte, sotto un cielo buio, “ingioiellato” dalla luce della Luna, di pianeti luminosi, di stelle e galassie lontane. Le luci del cielo guidano, a volte ingannano, e il racconto di Piumini le accoglie tutte, dando spazio agli approfondimenti scientifici a lato del testo della ballata. Le immagini raccontano una storia parallela e sono anche loro, come il testo, un incontro tra poesia e scienza, in cui le illustrazioni si affiancano alle immagini di oggetti astronomici.

“È il risultato di una bella e coinvolgente collaborazione tra Inaf, Carthusia ed Emergency a sostegno del loro Poliambulatorio per migranti a Palermo,” dice la direttrice di Carthusia, Patrizia ZerbiSotto lo stesso Cielo è nato da un’idea di Stefano Sandrelli dell’Inaf, ed è cresciuto con l’appoggio forte dell’editore e con un grande impegno da parte di Emergency.

Libro da leggere e da divorare tutto d’un fiato.

(blogger lino-526)

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