Francesca Archinto e Babalibri

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Parlare di Babalibri e di Francesca Archinto è come parlare della storia della letteratura per ragazzi. Infatti Francesca è una figlia d’arte, di Rosellina Archinto che nel lontano 1963 mise a frutto la sua esperienza fondando la casa editrice Emme Edizioni, che si distinse subito per l’alta qualità dei suoi prodotti, ancora oggi considerati veri e propri classici, non solo per il loro valore artistico, ma anche per quello “civile”.

Nel 1999 Rosellina Archinto fonda la Babalibri, che dirige in collaborazione con sua figlia Francesca, in co-edizione con la grande casa editrice francese specializzata in letteratura infantile L’école des Loisirs. Ben presto la casa editrice diventa un vero e proprio punto di riferimento, in particolare per l’edizione di albi illustrati, fruibili a diversi livelli, e caratterizzati da uno stile limpido e ricercato.

Oggi la casa editrice Babalibri si identifica tutta con Francesca Archinto e la sua linea editoriale. Basti pensare al recupero culturale di tutta l’opera di Leo Lionni,da “Piccolo blu e piccolo giallo” passando per “Federico”, ” Pezzettino ” , a “Un pesce è un pesce “.

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Vorremmo ricordare l’opera di Sendak, “Nel paese dei mostri selvaggi” entrato prepotentemente nella storia della letteratura mondiale, con centinaia di proposte di letture in biblioteche e librerie sparse per tutta Italia e nel mondo.
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Abbiamo conosciuto Francesca a metà degli anni 2000, quando c’era una piccola grande libreria, Favolestorie ed abbiamo potuto apprezzarne la sua umanità ed il suo essere editore sopra le righe, avvicinabile da tutti e sempre con un sorriso.

Nel 2011 alla prima edizione del festival Babalibri era presente, con Carla Doro,altra nostra conoscenza libraria da anni, che un pò timidamente si è affacciata al nostro festival.

Quest’anno Babalibri ci ha confermato il suo impegno ad essere con noi in Piazza Duomo per questo secondo appuntamento, ancora più ricco e intenso.

Ne siamo felici, per i bambini e le famiglie.

Concludiamo con una parte dell’intervista concessa da Francesca Archinto nel 2010 :

” Ciò che non mi piace? Quando, confrontandomi con gli altri, mi rendo conto che c’è ancora molta difficoltà ad accettare il libro quale strumento fondamentale per una crescita serena dell’infanzia. Ecco, vorrei che il libro per bambini venisse considerato alla stessa stregua del giocattolo: una presenza irrinunciabile nella realtà infantile.”

Questa è la scommessa per il futuro. Ed allora lettori e lettrici di questo blog, non ci resta che aspettare il 22 settembre 2012 al festival di Novara!

(blogger nicoletta e lino-526)

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Mangerei volentieri un bambino – ed. Babalibri

“Mangerei volentieri un bambino” è un bel libretto per i bambini piccoli che desiderano farsi raccontare o di leggere autonomamente una breve storia. Abbiamo a che fare con Achille, un simpatico e capriccioso cucciolo di coccodrillo che, stufo di mangiare sempre le onnipresenti banane che la mamma gli propina tutti i giorni, decide di voler variare la sua dieta assaggiando un bambino. Si allontana da casa un po’ irritato e desideroso di afferrare un succulento bambino. L’incontro con una piccola umana, però, lo lascerà alquanto confuso. Mezzo impaurito e un po’ deluso, tornerà verso casa, comprendendo  che non è ancora il momento di realizzare ciò che vuole e, aspettando di crescere, si godrà tutto l’affetto e le cure dei suoi genitori, anche a base di banane. Molto carini i disegni dell’illustratrice Dorothée De Monfreid.

Mangerei volentieri un bambino

 Autore: Donnio Sylviane;  Mangerei volentieri un bambino (1).docx.jpg

Illustratrice:  Dorothée De Monfreid

Dati 2005, 28 p., ill., rilegato

Traduttore: Rocca F.

 Editore: Babalibri   

Età di lettura:da 4 anni

Questo libretto e altri titoli come Che rabbia, Zeb e la scorta di baci e altri ancora sono stati ripubblicati da Babalibri nella collana Bababum presentata a marzo 2012 alla Fiera del libro di Bologna. I libri, rimpiccioliti nel formato e nel prezzo, rappresentano i tascabili dei grandi successi della casa editrice. Curati come sempre, nella stampa, nell’impaginazione, nei testi, offrono la possibilità di mettere nelle piccole mani dei bambini storie godibili e  di qualità.

 Per maggiori informazioni:

http://www.babalibri.it/bababum_novita.pdf

“I primi sei titoli sono: Caccapupù, la storia di un piccolo coniglio che sapeva dire solo Caccapupù;

Zeb e la scorta di baci, che racconta di Zeb, una zebra in partenza per il campo estivo e a cui i genitori danno una scorta di baci, che consolerà lui e molti sui compagni;

Che rabbia!, in cui la rabbia di Roberto per una bruttissima giornata trascorsa finisce per materializzarsi;

Sono io il più forte!, che narra di un lupo in giro per il bosco e dell’incontro con un draghetto;

Una zuppa di sasso, dove un vecchio lupo cerca ospitalità presso un villaggio di animali per cucinare una zuppa di sasso.”

 

(articolo di: katerina)

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L’uccellino fa… di Soledad Bravi

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E’ un libretto edito dalla Babalibri, davvero carino, adatto a bambini molto piccoli con i quali leggere i suoni prodotti dagli oggetti e i versi degli animali. Potrebbe anche essere letto con soddisfazione da bambini che stanno imparando a leggere lo stampato minuscolo, perché il carattere di scrittura è grande e nitido. E’ un libro cartonato con pagine quadrate edito dalla Babalibri che si tiene in mano con grande soddisfazione e si presta a essere letto e riletto come un gioco divertente.

(articolo di: katerina)

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FEDERICO, IL TOPO DI LIONNI

uid_11efef13c27_580_0.jpgLa casa editrice milanese, BABALIBRI, ha riproposto alcuni anni fa, tra gli illustrati, questo classico per l’infanzia di Leo Lionni.

 

Federico è un topo. Federico con quattro amici vive in una casa di campagna abbandonata. Un tempo quando la casa era abitata, le provviste erano a portata di mano : adesso i cinque topolini devono procurarsele e cercano grano, noci, fieno e bacche. Tutti lavorano meno uno: Federico. Piuttosto seccati, gli amici gli chiedono < perché non lavori ? >. Federico, un po’ offeso, risponde :<sto raccogliendo i raggi del sole per i gelidi giorni d’inverno>. <Raccolgo parole: le giornate d’inverno sono tante e lunghe. Rimarremo senza nulla da dirci>.

 

L’inverno arriva e i topi, nella loro tana, si rimpinzano delle provviste raccolte e parlano >di gatti sciocchi e volpi rimbambite>. Fa molto freddo e il cibo è finito. I topi si ricordano di quanto aveva detto Federico e gli chiedono  < E le tue provviste ? >. Federico li invitava a chiudere gli occhi e a ricordare i caldi raggi del sole, < caldi e vibranti come oro fuso >.  Magia ?  I quattro topolini si sentono più caldi. E i colori ?  Federico parla  < del blu e dei fiordalisi, dei papaveri rossi nel frumento giallo, delle foglioline verdi dell’edera > e nella mente dei suoi amici si forma come una piccola tavolozza piena di tinte armoniose.

 

Mancano ancora le parole e Federico improvvisa una lunga poesia in rima. Alla fine gli amici scoppiano in un applauso caloroso e gli dicono  < Federico sei un poeta, ti faremo una collana d’alloro >. Federico arrossisce e risponde timidamente : < Non voglio applausi, non merito alloro. Ognuno in fondo fa il proprio lavoro >.

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Leo Lionni   

 

I libri di Lionni dimostrano che anche nella prima infanzia si può parlare ai bambini con personaggi antropomorfi senza scadere nella banalità. L’equilibrio fra testo e immagine è una caratteristica di tutta l’opera di Lionni, e Federico resta il protagonista di una storia assolutamente indimenticabile.

 

DA NON PERDERE e mettere in tutti gli scaffali delle famiglie. Per bambini dai 3 ai 6 anni. 

Leo Lionni – Federico –  ed. Babalibri

 
(blogger lino-526)

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