Maria Montessori

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“Conviene che egli cresca e che io diminuisca”

“Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire:
I bambini stanno lavorando come se io non esistessi”.

Con queste frasi vorrei ricordare una grande educatrice che amava ripeterle, Maria Montessori, di cui oggi ricorrono 142 anni dal giorno della sua nascita.

Nota per il “metodo Montessori” da lei elaborato inizialmente per i bambini con difficoltà di apprendimento, ancora oggi è una figura molto attuale. Maria pian piano si rese conto che il suo metodo era molto valido e perciò lo estese a tutti i bambini. Lo scopo è quello di rispettare il bambino e i suoi tempi di apprendimento, di farlo essere parte attiva del processo, attraverso la manipolazione, la sperimentazione diretta che lo porterà all’acquisizione di abilità e di conoscenze.

“Le mani sono gli strumenti propri dell’intelligenza dell’uomo”

“L’attività individuale è l’unico fattore che stimola e produce sviluppo”

Nata il 31 agosto del 1870 a Chiaravalle, un paese in provincia di Ancona, Maria alle elementari non brillava troppo nel suo rendimento scolastico, anche a causa di qualche problema di salute. Verso gli 11 anni, però, cominciò ad appassionarsi alle materie scientifiche e proseguì gli studi conseguendo la laurea in Medicina.Oggi sembrerebbe un bel traguardo, ma non eccezionale, però per quei tempi lo era, perché erano veramente poche le donnea cui era consentito studiare e conseguire un titolo universitario. Maria sfruttò quellalaurea e si impegnò nel campo della medicina e del disagio sociale.E’ stata una donna volitiva che ha dato un contributo notevolissimo nel campo dell’educazione.

Molti di noi le sono debitori, in primis le aziende che producono giocattoli per la prima infanzia, ispiratesi ai suoi strumenti: i cubi da impilare, le perle da infilare, gli incastri piani e solidi… Numerosi i materiali strutturati utilizzati ancora oggi per l’insegnamento: i numeri e le lettere smerigliate, l’alfabetiere mobile, la scatola di gradazione dei colori e delle forme, le scatole dei rumori… Fanno parte del suo metodo per l’educazione linguistica “le nomenclature classificate” con i relativi esercizi, utili per l’arricchimento del linguaggio, i giochi grammaticali e di lettura interpretata.

Riporto dai miei appunti la famosa lezione dei tre tempi che è un metodo rapido che consente al bambino la facile memorizzazione delle parole che servono per fissare i concetti. Le tre fasi:

1) presentazione dell’oggetto o enunciazione di un concetto

(Es.: Questo è rosso, l’altro è giallo)

2) riconoscimento

(Qual è rosso? Qual è giallo?)

3) ricordo

(Questo com’è?)

Concludo con alcune frasi che meglio rappresentano la sua idea di educazione.

“Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo”

“Non possiamo creare osservatori dicendo ai bambini:” Osservate !”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquistati attraverso l’educazione dei sensi”

“L’ambiente deve essere ricco di motivi di interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le proprie esperienze”

“Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino”

“Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità”

Maria Montessori

Anche Google ricorda questa grande maestra, dedicandole il doodle odierno che rappresenta alcuni degli strumenti educativi da lei utilizzati.

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(articolo di: katerina)

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